Muoviti, sii sostenibile e risparmia tempo: la figura del Mobility Manager

Con il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio), convertito Legge 17 luglio 2020 n. 77, si è resa obbligatoria la figura del Mobility Manager in imprese e PA con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, Città metropolitana, capoluogo di Provincia o Comune con più di 50.000 abitanti.

Chi è il Mobility Manager?

È una figura  specializzata  nella  gestione  della  domanda  e  nella promozione  della  mobilità  sostenibile  per  gli  spostamenti  casa- lavoro  del  personale dipendente.  Inoltre, identifica  il  Piano  degli spostamenti casa-lavoro (PSCL), che costituisce lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici del personale dipendente. Il PSCL contiene un’analisi delle abitudini di mobilità dei dipendenti e le possibili soluzioni per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro.

Il  PSCL è obbligatorio nelle Imprese e Pubbliche amministrazioni:  

  • con singole unità locali con più di 100 dipendenti 
  • ubicate   in   un   capoluogo   di   regione,   in   una città metropolitana,  in  un capoluogo  di  provincia  ovvero  in  un  comune con  popolazione superiore  a  50.000  abitanti

Le Imprese e Pubbliche amministrazioni con queste caratteristiche sono tenute  ad adottare,  entro  il  31  dicembre  di  ogni anno,  un  PSCL  del  proprio personale dipendente.

Perché  conviene  avere  un  Mobility  Manager? 

La riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale per il tragitto casa-lavoro significa favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane; dunque, i benefici che possono derivare da un utilizzo virtuoso di questa figura sono molteplici, sia per aziende e dipendenti che per la collettività.

La funzione del Mobility Management era già stata promossa in Italia con il Decreto del MATTM del 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” e il successivo Decreto del Servizio dello stesso Ministero, IAR (Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) del 2020, ma con soglie di 300 dipendenti per le imprese e 800 addetti per le PA. Dalla Primavera scorsa, dopo la riapertura post-lockdown, il Decreto Rilancio ha introdotto l’obbligo ha abbassato da 300 a 100 dipendenti per unità locale/800 complessivi, indicati nel Decreto del 1998.

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha spiegato che verrà assegnata una premialità (programmi  di  finanziamento  per  la  realizzazione  di  interventi  di mobilità  sostenibile) ai  Comuni  che  presenteranno un progetto derivante dall’integrazione e dal coordinamento di più PSCL relativi al proprio territorio. È stato stanziato un fondo di 50 milioni di euro per l’anno 2021, di cui 35 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni e alle imprese e 15 milioni agli istituti scolastici che abbiano nominato il proprio Mobility Manager.

Formazione o Consulenza esterna?

Le competenze di un Mobility Manager possono essere identificate negli ambiti della comunicazione, del marketing, delle capacità relazionali o dell’analisi dati abbinate a una conoscenza del territorio. Non è richiesta una laurea specifica, quindi chi aspirasse a diventare Mobility Manager può partire da una formazione tanto umanistica quanto tecnica e frequentare un corso di specializzazione per ottenere delle competenze mirate.

In alternativa, un Mobility Manager esterno qualificato può garantire un supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.


La nostra proposta

Siamo in grado di offrire soluzioni in base alle esigenze di ogni singola impresa o ente pubblico con corsi di formazione, consulenza o la nomina di un consulente esterno.

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