Venerdì 22 ottobre 2021, sulla G.U. n.253 è stato pubblicato l’avviso 21A06281 dell’ISIN (Ispettorato Nazionale Per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) che annunciava, in applicazione dell’art.241 del D.Lgs. 101/20, l’operatività della piattaforma STRIMS (Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti radioattivi, dei Materiali radioattivi e delle Sorgenti di radiazioni ionizzanti).
Il sistema STRIMS obbliga i detentori di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di rifiuti radioattivi a registrarsi alla piattaforma riportando i dati richiesti entro novanta giorni dalla pubblicazione dell’avviso; da questo obbligo per il momento, sono esentati gli utilizzatori del comparto sanitario.
Le industrie, gli Enti di ricerca, coloro che utilizzano apparecchiature radiogene allo scopo di controlli di merci o bagagli, i medici veterinari che utilizzano apparecchiature radiogene e coloro che utilizzano radiazioni ionizzanti a vario titolo, sono tenuti ad osservare la norma descritta.
La registrazione può essere fatta esclusivamente dal Datore di Lavoro, disponendo di firma digitale e l’adempimento sembrerebbe non delegabile per cui l’iter di registrazione si conclude con l’apposizione della firma digitale del DdL.
Il fine della piattaforma è sicuramente quello di creare l’Archivio Nazionale delle Sorgenti Radiogene sul territorio, archivio di cui si è parlato tanto in passato ma che non è stato mai possibile realizzare in quanto si è sempre ritenuto che dovesse essere un compito istituzionale. Ad oggi, invece, l’ISIN ha ribaltato sugli utilizzatori l’onere dell’archiviazione dei dati.
Sorprende abbastanza l’esclusione del comparto sanitario dall’obbligatorietà dell’iscrizione al portale, ma tale posizione deve intendersi come temporaneo accantonamento e non esclusione definitiva in quanto probabilmente, l’Istituto vuole prima valutare l’impatto dell’adempimento per proporlo successivamente al comparto sanitario.
Inoltre l’iscrizione deve intendersi come prassi da aggiornare periodicamente in quanto, se pensiamo agli utilizzatori di materiale e rifiuti radioattivi, soggetti quindi al normale decadimento fisico dei radionuclidi, dovranno contabilizzare frequentemente la quantità detenuta per la naturale variazione del dato inserito nel portale.
Bisogna ammettere che l’avvento di STRIMS comporterà non poche difficoltà nella comune gestione delle sorgenti radiogene ma volendo essere ottimisti, si può pensare che, come tutte le innovazioni dopo un periodo di rodaggio non poco difficoltoso, il portale potrà diventare un supporto affidabile per la corretta gestione delle sorgenti di radiazioni ionizzanti distribuite sul territorio.
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