Transizione 4.0 – Sei mesi in più per la consegna dei beni strumentali
Il MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – ha approvato la proroga a dicembre 2022 dei termini per la consegna dei macchinari ordinati nel 2021 dalle aziende, usufruendo del credito d’imposta collegato ai provvedimenti 4.0..
Viene accolta, dunque, la richiesta avanzata da Federmacchine – Federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali – e da tutto il mondo dell’imprese, di allungare i termini di consegna per salvaguardare i clienti dei produttori di beni strumentali, che rischiavano di vedersi ridotte le agevolazioni fiscali.
I macchinari ordinati entro la fine dell’anno scorso godono infatti delle maggiori aliquote previste per il 2021, a patto che siano consegnati entro giugno 2022.
Lo slittamento avrà benefici immediatamente misurabili su migliaia di imprese manifatturiere clienti dei costruttori di beni strumentali. Imprese che, senza un intervento del Governo, rischiavano di vedersi ridotto il beneficio fiscale legato all’acquisizione di quei macchinari.
Nei termini originari della misura, gli impianti ordinati nel corso del 2021, collegati ai benefici del Piano Transizione 4.0, consentivano a chi avesse pagato almeno il 20% di anticipo lo scorso anno di usufruire degli incentivi pieni solo sui beni consegnati entro fine giugno 2022. Dopo tale data, il credito d’imposta sarebbe sceso dal 50 al 40% per beni fino a 2,5 milioni, e dal 30 al 20% per quelli tra 2,5 e 10 milioni di euro.
Pertanto, la concessione di altri sei mesi per completare le consegne degli ordini non comporta ad alcun aggravio sulle casse dello Stato, dal momento in cui lo spostamento avviene all’interno dello stesso anno fiscale.
Immediatamente misurabili, di contro, i benefici a carico dello sviluppo digitale in corso nell’intero sistema manifatturiero italiano, sia per la consegna dei beni 4.0 che di quelli non 4.0..
Gli emendamenti al vaglio dell’Aula e poi del Senato
Il riferimento è alla conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 (cosiddetto Milleproroghe). Gli emendamenti che propongono lo slittamento sono ben 10 (tutti di identico contenuto) proposti da diverse forze politiche.
Il testo di questo emendamento è il seguente. Dopo l’articolo 3 è stato proposto di inserire:
Art. 3-bis. (Proroga dei termini per la consegna dei beni ordinati entro il 31 dicembre 2021 ai fini della fruizione del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali)
All’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni:
- al comma 1054, le parole: «ovvero entro il 30 giugno 2022» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero entro il 31 dicembre 2022»;
- al comma 1056, le parole: «ovvero entro il 30 giugno 2022» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero entro il 31 dicembre 2022».