Sanità digitale e protezione dei dati: il Dossier Sanitario sotto la lente della privacy. L’analisi di Gruppo ECOSafety
La dott.ssa Simona Tarpignati, Responsabile Settore Privacy/231 di Gruppo Ecosafety: «La compliance non è solo un vincolo normativo, ma un’occasione per rafforzare fiducia e qualità delle cure»
Digitalizzazione e tutela dei dati: un equilibrio delicato
ROMA 7 OTT 2025 – Il Dossier Sanitario è ormai uno strumento cruciale nel percorso di digitalizzazione della sanità italiana. Permette di raccogliere e integrare in modo organico la storia clinica del paziente, garantendo continuità e qualità delle cure. Ma le recenti pronunce del Garante della Privacy hanno evidenziato come la sua implementazione concreta presenti ancora criticità profonde: consenso non conforme, accessi non tracciati, assenza di sistemi di sicurezza e diritti dei pazienti non pienamente rispettati.
Il tema è centrale non solo per la protezione dei dati, ma anche per la fiducia tra paziente e struttura sanitaria, oggi essenziale in un contesto di crescente digitalizzazione.
Le violazioni più comuni: dal consenso agli accessi indiscriminati
Le ispezioni e i provvedimenti sanzionatori del Garante hanno messo in luce un quadro ricorrente di irregolarità:
- Consenso non adeguatamente raccolto o informato, con pazienti ignari dell’esistenza del dossier o della possibilità di negarne l’attivazione.
- Accessi troppo ampi ai dati clinici, che consentono a professionisti non direttamente coinvolti nella cura di visionare informazioni sensibili.
- Mancanza di tracciabilità completa: log incompleti e sistemi incapaci di registrare le semplici consultazioni.
- Diritti dei pazienti non garantiti, come l’oscuramento selettivo degli eventi clinici o la visibilità sugli accessi effettuati.
- Assenza di alert di sicurezza e controlli automatici per individuare accessi anomali o indebiti.
Sono violazioni che non si limitano alla tecnica: incidono direttamente sulla trasparenza e sul principio di minimizzazione dei dati (art. 5 GDPR), pilastro della protezione dei dati personali.
Oltre il consenso: verso nuove basi giuridiche
Uno dei nodi principali riguarda la base giuridica del trattamento. Le Linee Guida del Garante del 2015 richiedevano un consenso specifico per l’attivazione del dossier sanitario. Tuttavia, con l’entrata in vigore del GDPR (art. 9, lett. h), la riflessione si sposta: il dossier può essere considerato parte integrante delle finalità di diagnosi e cura, e quindi “necessario” al percorso sanitario?
Questa interpretazione alleggerirebbe la procedura di raccolta del consenso, ma non eliminerebbe l’obbligo di garantire sicurezza, trasparenza e controlli sugli accessi. La compliance rimane imprescindibile.
Privacy by design: l’unica strada percorribile
Il principio di protezione dei dati fin dalla progettazione e per impostazione predefinita (art. 25 GDPR) impone che il dossier sanitario venga configurato con:
- Accessi profilati e granulati, limitati al personale effettivamente coinvolto nella cura.
- Log completi, comprensivi delle sole consultazioni.
- Sistemi di alert automatici per intercettare comportamenti anomali.
- Informative chiare e accessibili per i pazienti.
- Oscuramento selettivo per garantire reale controllo da parte dell’interessato.
Solo integrando queste misure fin dall’inizio, il Dossier può diventare un alleato della cura e non un rischio per la riservatezza.
Formazione e cultura della compliance: la chiave del cambiamento
Le sanzioni mostrano che spesso i problemi non sono solo tecnologici, ma organizzativi e culturali. Molti operatori sanitari non sono consapevoli delle regole né dei rischi.
Gruppo Ecosafety, attraverso il proprio settore privacy & compliance, affianca strutture pubbliche e private in percorsi che includono:
- audit iniziali per rilevare criticità,
- adeguamento delle procedure interne,
- implementazione di misure tecniche conformi al GDPR,
- formazione del personale, perché la compliance parte dalle persone prima che dai software.
La voce di Gruppo Ecosafety: il dossier sanitario tra obblighi e opportunità
«Le recenti pronunce del Garante della Privacy – sottolinea la dott.ssa Simona Tarpignati, Responsabile Settore Privacy/231 di Gruppo Ecosafety – hanno evidenziato come la gestione del Dossier Sanitario rappresenti ancora oggi una delle sfide più complesse per le strutture sanitarie. Le criticità riscontrate non riguardano soltanto la raccolta del consenso, ma anche la tracciabilità degli accessi, la trasparenza verso i pazienti e la capacità di integrare misure tecniche adeguate.
Tuttavia – prosegue Tarpignati – è importante leggere questi provvedimenti non solo come richiami sanzionatori, ma come occasioni di crescita. La compliance non è un vincolo burocratico: è uno strumento concreto per migliorare i processi interni, valorizzare il lavoro del personale sanitario e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle strutture.
Il nostro approccio – conclude – è accompagnare ospedali, case di cura e poliambulatori, in un percorso che unisce formazione, innovazione e sicurezza. Un Dossier Sanitario conforme non solo riduce i rischi legali e reputazionali, ma diventa un alleato strategico della sanità digitale, in grado di coniugare tutela dei dati, qualità delle cure e centralità del paziente».
Sanità digitale, IA e nuove sfide
Il tema del Dossier sanitario non si esaurisce qui. Con l’avanzare della telemedicina, delle piattaforme integrate e dell’uso dell’intelligenza artificiale, la protezione dei dati assume un ruolo ancora più cruciale. Un sistema non conforme oggi rischia di amplificare domani vulnerabilità molto più gravi, compromettendo la fiducia dei cittadini nella sanità digitale.
Gruppo Ecosafety: competenza al servizio delle strutture sanitarie
Gruppo Ecosafety si propone come partner strategico per la compliance privacy, in particolare per le strutture sanitarie che vogliono coniugare innovazione digitale e tutela dei dati.
L’esperienza di Gruppo Ecosafety mostra che un dossier sanitario ben progettato non è solo un obbligo normativo, ma un vantaggio competitivo: migliora la qualità delle cure, rafforza la fiducia dei pazienti e riduce il rischio di sanzioni e danni reputazionali.
UFFICIO STAMPA GRUPPO ECOSAFETY
