Legionella e Sicurezza Idrica: cosa cambia con il D.Lgs. 102/2025

Legionella e Sicurezza Idrica: cosa cambia con il D.Lgs. 102/2025

Categorie:

🖊️ La Redazione

Negli ultimi anni, il tema della sicurezza dell’acqua potabile ha assunto un’importanza crescente, sia per la tutela della salute pubblica che per la responsabilità delle strutture sanitarie, turistiche e collettive. A partire dalle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il concetto di “Water Safety Plan” si è evoluto fino a diventare, anche in Italia, un vero e proprio obbligo di legge, con l’introduzione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e l’identificazione di nuove figure responsabili.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 18/2023, che recepisce la Direttiva europea 2020/2184 e l’ulteriore aggiornamento introdotto dal D.Lgs. 102/2025, oggi siamo di fronte a un quadro normativo più chiaro, ma anche più stringente. Un cambiamento che impatta concretamente su gestori, responsabili tecnici e amministratori di strutture.

Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e prevenzione strutturata

Fino a pochi anni fa, il controllo della qualità dell’acqua potabile si basava principalmente su analisi e controlli eseguiti dall’Ente gestore del servizio idrico pubblico. Oggi questo approccio è superato. Il Piano di Sicurezza dell’Acqua prevede un’analisi e una gestione proattiva del rischio anche nella rete di distribuzione interna agli edifici, dall’ingresso dell’acqua nella struttura fino al punto finale di utilizzo.

Questo significa passare da un modello “reattivo” ad un PSA a carattere preventivo, che richiede una mappatura degli impianti, un’analisi dei rischi chimici e microbiologici – inclusa la Legionella -, interventi mirati di miglioramento, una formazione del personale coinvolto e un aggiornamento costante della documentazione.

Il ruolo del GIDI: più responsabilità, più controllo

Con GIDI, il nuovo Decreto identifica il proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile (con poteri decisionali autonomi e delega di spesa) del sistema idropotabile di distribuzione interna ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua.

Dai compiti e dalle responsabilità attribuitegli, la figura del GIDI non è solo una formalità, ma diventa elemento strategico all’interno della struttura, con compiti precisi e responsabilità dirette rispetto all’acqua, garantendo la qualità lungo tutta la rete interna, prevenendone i rischi legati alla contaminazione microbiologica – in particolare da Legionella e Piombo, inquinanti emergenti, intervenendo con misure preventive e, correttive, in caso di criticità.

La sua nomina deve essere formalizzata per iscritto, e conservata come parte integrante della documentazione del Psa. Inoltre, tutte le attività svolte dal GIDI devono essere tracciabili e ispezionabili da parte delle autorità sanitarie.

Perché la Legionella è un rischio invisibile, ma reale

La Legionella è un batterio che può svilupparsi e moltiplicarsi negli impianti idrici, specialmente in condizioni favorevoli, come acqua stagnante o temperature che variano tra i 20°C e i 50°C. Può provocare gravi infezioni respiratorie, come la Legionellosi, particolarmente pericolosa per soggetti fragili, quali: anziani, immunodepressi e bambini.

Le fonti più comuni di esposizione sono gli aerosol generati da docce, rubinetti, impianti di condizionamento e vasche idromassaggio ed è proprio in questi punti che il rischio va gestito e monitorato con rigore, secondo quanto stabilito dalla normativa. Per questo, la prevenzione non è più una raccomandazione, ma è un obbligo normativo.

Sanzioni e scadenze: cosa prevede la legge

Le sanzioni previste dal D.Lgs. 18/2023 sono state confermate dal D.Lgs. 102/2025 e arrivano fino a  30.000,00 euro nei casi di mancato rispetto dei parametri di qualità al punto d’uso. L’unica variazione introdotta riguarda il termine di adeguamento: il D.Lgs. 102/2025 ha posticipato la scadenza per effettuare la prima valutazione del rischio al 12 gennaio 2029. Entro questa data, tutte le strutture prioritarie dovranno aver redatto e implementato il PSA e designato formalmente il GIDI.

Chi è obbligato ad adeguarsi?

Le nuove disposizioni riguardano tutte le cosiddette strutture prioritarie, ovvero quegli ambienti in cui la qualità dell’acqua ha un impatto diretto e potenzialmente critico sulla salute pubblica.

ClasseStruttureObblighi principaliRaccomandazioni
AStrutture sanitarie e sociosanitarieNomina del GIDI + PSA completo con focus su piombo e Legionella + Team multidisciplinareLinee guida nazionali
BStrutture SocioassistenzialiNomina del GIDI+ Piano di autocontrollo con monitoraggio miratiManuali di corretta prassi elaborati da associazioni di settore
CStrutture ricettive e turistiche, Edifici scolastici, pubblici e penitenziari e grandi edifici con alta frequentazioneNomina del GIDI + Piano di autocontrollo integrabile in HACCP o DVR + Monitoraggio minimoPrassi igienico-sanitaria
DCentri sportivi e benessere:Nomina del GIDI + Piano di verifica igienico-sanitaria + Analisi minimePiano di autocontrollo degli impianti idrici interni

Come adeguarsi in modo efficace?

Adeguarsi non significa semplicemente “mettersi in regola”. Significa ripensare la gestione dell’acqua in modo strutturato e consapevole. E in questo passaggio, avere al fianco un partner tecnico qualificato può fare la differenza.

AR Ambiente, azienda partner di Gruppo ECOSafety, offre un servizio completo per la redazione del PSA, la valutazione del rischio Legionellosi e la sua gestione, con attività quali:

  • analisi preliminari e sopralluoghi tecnici
  • censimento degli impianti e identificazione dei punti critici
  • campionamenti analitici e monitoraggi per Legionella
  • aggiornamento dei registri e documentazione per le autorità
  • pianificazione e gestione di interventi correttivi.

Un investimento per la salute, la reputazione e la legalità

Adeguarsi ai nuovi obblighi non è solo una questione normativa, bensì è una scelta di responsabilità. In un contesto sempre più attento alla sicurezza e alla trasparenza, gestire correttamente il rischio idrico significa anche aumentare la fiducia degli utenti, proteggere il brand e valorizzare la propria struttura.

📩 Contattaci per una consulenza dedicata

Hai dubbi su come avviare il PSA o nominare il GIDI nella tua struttura?

Ti guideremo passo dopo passo nell’adeguamento normativo e nella protezione della tua struttura.

Scrivi a: evelina.fantauzzi@arambiente.it

Logo_ARambiente