Rapporto biennale per la Parità di genere
🖊️ La Redazione
Parità di Genere: nuove scadenze e nuove modalità di invio
Il 15 luglio 2024 scade il termine per la compilazione del Rapporto biennale per la Parità di genere per il 2022/2023, in base alle nuove modalità definite dal Ministero del Lavoro.
Il Rapporto, che serve a fotografare la situazione del personale maschile e femminile da parte delle imprese, sia pubbliche che private, va compilato e trasmesso attraverso un nuovo applicativo disponibile nel portale Servizi Lavoro.
Quali aziende hanno l’obbligo di compilazione del Rapporto biennale
Solo le imprese con più di 50 dipendenti hanno l’obbligo di compilare il Rapporto.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, tramite il decreto interministeriale del 3 giugno scorso ha specificato che per rispettare tale limite la dimensione aziendale dovrà essere calcolata in base alla somma dei lavoratori impiegati nelle diverse sedi e unità produttive presenti in Italia.
Come compilare il modello telematico
L’accesso al nuovo applicativo può essere effettuato dal Legale rappresentante dell’impresa, o da altri soggetti da lui delegati, sempre in possesso delle credenziali di accesso SPID/CIE.
Il modello si suddivide in tre sezioni:
- Sezione 1: informazioni generali sull’azienda
- Sezione 2: informazioni generali sul numero complessivo degli occupati alle date del 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2023
- Sezione 3: informazioni generali sulle unità produttive nell’ambito provinciale, con più di 50 dipendenti, al 31 dicembre 2023.
La trasmissione del Rapporto avviene automaticamente nel momento in cui lo stesso viene redatto e salvato nel sistema. Il datore di lavoro dovrà trasmettere in via telematica una copia del Rapporto e la relativa ricevuta anche alle Rappresentanze sindacali aziendali.
Le scadenze da rispettare e le sanzioni previste
L’ultima data utile per la trasmissione del Rapporto biennale 2022/2023 è il prossimo 15 luglio mentre, per le prossime annualità, è fissata al 30 aprile dell’anno successivo, alla scadenza di ciascun biennio.
Il mancato invio del Rapporto biennale per la Parità di genere o l’inserimento di dati falsi o incompleti nello stesso comportano una sanzione amministrativa emessa dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro cha ammonta dai 1.000,00 ai 5.000,00 euro.
Infine, ricordiamo che la Parità di genere costituisce un principio cardine all’interno delle politiche ESG e, in quanto tale, rappresenta un aspetto fondamentale per la crescita sostenibile di ogni impresa.
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