I Dark Patterns: definite le Linee guida 3/2022 per la protezione dei dati personali

I Dark Patterns: definite le Linee guida 3/2022 per la protezione dei dati personali

Nel mese di marzo, il Comitato europeo per la protezione dei dati personali ha pubblicato le “Linee guida 3/2022 sui Dark Patterns nelle interfacce sulle piattaforme dei social media: Come riconoscerle ed evitarle”, che offrono consigli pratici a progettisti e utenti su come valutare ed evitare i cosiddetti “modelli oscuri” nelle interfacce dei social media che violano i requisiti del GDPR.

I Dark Patterns sono nient’altro che interfacce implementate sulle piattaforme dei social media che inducono gli utenti a prendere decisioni involontarie, potenzialmente dannose riguardo al trattamento dei propri dati personali. Possono poi influenzare il comportamento degli interessati e ostacolare la capacità di proteggere efficacemente i propri dati personali, di far valere i propri diritti e, più in generale, di fare scelte di cui siano realmente consapevoli.

Per questo, l’uso dei Dark Patterns non solo può portare ad una violazione delle norme in materia di protezione dei dati personali, ma può anche considerarsi una pratica contraria ai regolamenti sulla tutela dei consumatori.

Per ovviare a queste criticità, all’interno delle Linee guida sono stati forniti esempi concreti di diversi tipi di Dark Pattern e sono state presentate tutta una serie di raccomandazioni per mettere in guardia anche i titolari del trattamento rispetto all’integrazione di meccaniche poco trasparenti e privacy-oriented.

In tale contesto, la figura del Dpo dovrebbe informare il titolare sui rischi, anche in termini sanzionatori, derivanti da un riscorso a Dark Patterns in violazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Le Linee guida 3/2022, grazie anche alla descrizione di best practices, costituiscono così un ausilio importante ai fini della realizzazione di un design user-friendly e conforme alle norme.

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