Il boom dell’e-learning

Il boom dell’e-learning

Il 2020 rappresenta uno spartiacque tra il mondo pre Covid e il post Covid. Diversi settori hanno subito un cambiamento di paradigma dovuto ai provvedimenti necessari al mantenimento del distanziamento sociale.

La rivoluzione strutturale nel mondo lavorativo, attivata dall’ accelerazione repentina nell’ applicazione forzata di un modello diffuso di smart working ed il rafforzamento di tale sistema  previsto anche per il 2021, ha comportato una nuova e necessaria dimestichezza nell’ utilizzo delle nuove tecnologie.

Così come il lavoro si è spostato nel digitale, anche la formazione, dapprima quella scolastica con la Dad e successivamente anche la formazione professionale, si è avvalsa delle nuove tecnologie per non arrestarsi davanti alla pandemia.

Le statistiche relative all’e-learning 2019 indicano un’industria in continua espansione, capace di offrire una gamma sempre crescente di strumenti ad aziende, enti e individui. Il mix di economicità, efficienza e accessibilità sta trasformando l’e-learning nella risorsa formativa predominante a livello globale del 21° secolo.

Inoltre, formarsi online sugli strumenti per affrontare un mercato in via di sviluppo, oltre ad essere un’opportunità per dipendenti e studenti, rappresenta un vantaggio competitivo per tutti gli imprenditori pronti a raccogliere la sfida del mercato.

Si calcola che entro il 2025, l’industria della formazione online raggiungerà un valore di mercato pari a 325 miliardi di dollari.

Dal 2000 ad oggi le entrate del settore sono cresciute di oltre il 900% e la pandemia da coronavirus ha contribuito ad accelerare ulteriormente la domanda: lavorando da casa, le persone risparmiano tempo per gli spostamenti e ne guadagnano per sé stessi, per dedicarsi alla famiglia ma anche per migliorare la propria istruzione e la propria posizione lavorativa, nonché per adempiere agli obblighi normativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Il mercato dell’ e-learning nel 2019 era dominato dall’ Europa con una quota pari al 35% di entrate provenienti dalla formazione a distanza e le stime di crescita parlano di oltre 20 miliardi nel periodo 2020 – 2024. La locomotiva di questo settore è rappresentata da Regno Unito, Francia e Germania seguite da Russia, Spagna e Italia.

Al pari di ogni settore, l’e-learning presenta dei vantaggi e delle aree di debolezza.

I vantaggi dell’e-learning

Il settore della formazione a distanza è in continua evoluzione, perché in continua evoluzione sono le metodologie e gli strumenti che internet e il digitale mettono a disposizione.

Dall’intelligenza artificiale alla realtà aumentata; dall’apprendimento adattivo alla realtà virtuale; dal mobile learning (tramite app) al microlearning e alla gamification, si tratta di sistemi che, in alcuni casi, non solo rendono più efficace, divertente e personalizzato lo studio, ma permettono di superare alcuni limiti della formazione a distanza (per esempio, in quelle materie che richiedono esercitazioni pratiche). Studi recenti inoltre dimostrano che i risultati dell’apprendimento a distanza non sono inferiori, ma in certi casi addirittura superiori, alle forme di istruzione tradizionali.

IBM, azienda leader pioniera della formazione online per i propri dipendenti, ha potuto verificare che gli iscritti ai corsi di e-learning hanno imparato 5 volte più nozioni rispetto alle lezioni tradizionali, consentendo all’azienda di realizzare risparmi significativi sui costi.

Sia per gli individui (studenti, dipendenti, professionisti) che per le aziende, i vantaggi della formazione online sono molteplici:

  • si può decidere quando e quanto tempo dedicare allo studio e alla formazione quindi massima flessibilità;
  • formazione aziendale sul posto di lavoro, con la possibilità di applicare subito le nozioni imparate e aumentare la produttività;
  • risparmio economico (niente spese per viaggi o alloggi);
  • possibilità di utilizzare materiali in diversi formati (testi, audio, video, email, videoconferenze);
  • massimizzazione degli investimenti: investendo nella formazione dei dipendenti il margine di profitto dell’azienda aumenta fino al 24% (secondo una ricerca dell’American Society of Training and Development);
  • l’industria dell’e-learning fa bene all’ambiente: riduce il consumo energetico del 90% e le emissioni di CO2 dell’85% (studio di Open University).

Svantaggi della formazione a distanza

Resta che l’e-learning non è sempre adatto a tutti e a tutto.

Esiste ancora una generazione “digital divided” in affanno con le nuove tecnologie.

Esistono ambiti disciplinari nei quali la formazione a distanza non può sostituire quella in aula per le materie dove è richiesta molta pratica (per esempio, la medicina).

Inoltre, allo studente, lasciato solo con se stesso, è richiesto un surplus di motivazione, forza di volontà, disciplina e autocontrollo per portare a termine il ciclo di studi.

In conclusione come la parola crisi, deriva etimologicamente dal greco “Krino” ossia “punto di svolta”; la pandemia provocata dal virus Covid-19 ha rappresentato anche un nuovo inizio le nuove tecnologie applicate alla formazione.