Le lesioni da pressione: una sfida costante per le strutture sanitarie
Le lesioni da pressione, o piaghe da decubito, sono una delle problematiche più complesse e diffuse nelle strutture Ospedaliere, Case di Cura e strutture sociosanitarie residenziali, soprattutto tra i pazienti con mobilità ridotta o lunghe degenze. La loro prevenzione e gestione rappresentano non solo una responsabilità clinica fondamentale, ma anche una questione di compliance con le normative sulla *gestione del rischio clinico, obbligatoria in tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie a livello nazionale.
Perché sono così pericolose?
Le lesioni da pressione si sviluppano quando una pressione prolungata riduce il flusso sanguigno ai tessuti, danneggiando la pelle e i muscoli sottostanti. Le aree più a rischio sono quelle vicino a ossa prominenti, come talloni, bacino e schiena. Se non trattate, queste lesioni possono evolvere in infezioni gravi, sepsi e, nei casi più estremi, portare alla morte del paziente.
Le conseguenze sono gravi, non solo per i pazienti, che soffrono di dolore, limitazioni alla mobilità e complicazioni, ma anche per le strutture sanitarie. La gestione delle lesioni da pressione richiede infatti risorse significative, aumenta i costi delle cure e comporta un rischio legale in caso di mancata prevenzione o gestione inefficace.
Un problema diffuso e complesso
Le lesioni da pressione colpiscono fino al 10% dei pazienti ospedalizzati, con incidenze più alte nei pazienti anziani o nelle strutture di lunga degenza. La prevenzione è quindi fondamentale per garantire la qualità dell’assistenza e ridurre i costi. Le linee guida aggiornate della Regione Lazio, definite dalla Determinazione G05584 del 2018 e ulteriormente integrate dalla Determinazione G9086 del 2024, indicano chiaramente come l’adozione di un approccio multidisciplinare e di protocolli personalizzati sia indispensabile per prevenire e trattare efficacemente le lesioni da pressione.
L’applicazione di queste linee guida è parte integrante della *gestione del rischio clinico, che le strutture sanitarie e sociosanitarie devono adottare obbligatoriamente in tutta Italia. Ciò include non solo la prevenzione delle lesioni da pressione, ma anche la formazione del personale, il monitoraggio continuo e l’adozione di protocolli che garantiscano la sicurezza del paziente.
L’impatto economico delle lesioni da pressione
Oltre ai rischi per la salute del paziente, le lesioni da pressione rappresentano un onere economico considerevole. Una lesione avanzata può aumentare significativamente i costi di cura, con un impatto diretto sui giorni di degenza e sull’impiego delle risorse sanitarie. Prevenire le lesioni da pressione non solo tutela il paziente, ma riduce anche il carico economico e operativo per le strutture.
In caso di mancata prevenzione o gestione inadeguata delle lesioni da pressione, la struttura sanitaria può essere ritenuta legalmente responsabile. Le lesioni da pressione, se non trattate adeguatamente, possono portare a complicazioni gravi (sepsi, infezioni, ecc.) E aumentare i costi per le strutture, oltre al rischio di denunce per malasanità.
Se una struttura sanitaria non previene o gestisce in modo inadeguato le lesioni da pressione, può essere ritenuta legalmente responsabile. Le strutture sanitarie e sociosanitarie sono obbligate a prevenire queste lesioni adottando protocolli clinici e seguendo le linee guida nazionali e regionali. Non rispettare tali linee guida può essere considerato negligenza e comportare responsabilità professionale per il personale sanitario.
È fondamentale documentare ogni intervento preventivo e terapeutico. La formazione continua del personale è essenziale per garantire il rispetto delle norme e prevenire le lesioni da pressione. La mancanza di aggiornamento può comportare responsabilità legali e mediche.
Infine, i pazienti e i loro familiari devono essere informati sui rischi di lesioni da pressione e sulle misure preventive adottate. Se manca un’adeguata informazione, possono sorgere controversie legali nel caso in cui il paziente subisca danni.
*Gestione del rischio clinico: Le strutture sanitarie e socio-sanitarie sono obbligate a istituire un programma di gestione del rischio clinico, che includa, tra gli altri, i seguenti elementi:
- Identificazione e monitoraggio dei rischi: Analisi degli eventi avversi, “near miss” ed eventi sentinella, con audit multidisciplinari e analisi delle cause profonde (Root Cause Analysis).
- Azioni correttive e miglioramento: Implementazione di interventi per prevenire rischi futuri e migliorare la sicurezza dei pazienti.
- Iscrizione ai portali regionali: Le strutture devono registrarsi e inviare regolarmente dati ai portali regionali per il monitoraggio del rischio clinico e degli eventi avversi.
- Monitoraggio AGENAS: Partecipazione al sistema di monitoraggio nazionale gestito dall’AGENAS, che valuta la qualità e la sicurezza delle prestazioni sanitarie.
- Procedure relative alle raccomandazioni ministeriali: Adozione e applicazione delle raccomandazioni emesse dal Ministero della Salute in materia di prevenzione e gestione del rischio clinico.
- Adesione alle determine regionali: Conformità alle direttive regionali e alle specifiche determine in tema di sicurezza, qualità e appropriatezza delle cure.
- Formazione continua: Sensibilizzazione e addestramento del personale sanitario sulle pratiche di gestione del rischio clinico.
Questo programma deve essere parte integrante della gestione operativa della struttura, con controlli regolari e vigilanza da parte delle autorità competenti.
Gruppo ECOSafety si impegna a supportare le strutture sanitarie nell’implementazione di procedure specifiche e adattate a ogni tipologia di assistenza, tenendo conto delle particolari esigenze di ciascuna realtà. Elaboriamo soluzioni su misura per ospedali, cliniche e strutture sociosanitarie, per garantire una gestione efficace delle lesioni da pressione e la conformità alle normative regionali e nazionali. I nostri servizi includono:
👉 Valutazione delle procedure attuali, per individuare punti di miglioramento;
👉 Formazione del personale sulle ultime evidenze scientifiche e best practice;
👉 Sviluppo di protocolli personalizzati, semplici e chiari da seguire;
👉 Consulenza sui dispositivi medici più adeguati, per una prevenzione efficace.
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