Direttiva CSRD: 8 Paesi già a bordo, l’Italia verso il recepimento

Direttiva CSRD: 8 Paesi già a bordo, l’Italia verso il recepimento

Le scadenze e il recepimento della CSRD in Italia: cosa aspettarsi

La Direttiva Europea sulla reportistica di sostenibilità d’impresa (Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)) sta prendendo piede tra gli Stati Membri dell’UE.

Secondo un aggiornamento di Ropes & Gray dell’analisi condotta in collaborazione con altri studi legali europei (CSRD Transposition Tracker), sono 8 i Paesi che hanno già adottato leggi per attuarla, almeno in parte, e altri 8 hanno proposto normative di recepimento. Infine, altri 7, tra cui l’Italia, hanno avviato consultazioni sul tema.

CSRD
Fonte: Ropes & Gray.
Blu: i Paesi che hanno già leggi di recepimento; Azzurro: i Paesi che hanno proposto normative; Celeste: i Paesi che hanno avviato una consultazione (tra cui l’Italia).

Le scadenze e il recepimento della CSRD in Italia

Gli Stati Membri hanno tempo fino al 6 luglio 2024 per recepire la direttiva nelle proprie leggi nazionali.

In Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha avviato la consultazione pubblica sullo schema di decreto di recepimento, conclusasi il 18 marzo. Il documento definisce l’ambito di applicazione, le componenti della rendicontazione individuale di sostenibilità, le responsabilità delle imprese e le eventuali sanzioni.

Entrata in vigore:
1° gennaio 2024: grandi imprese con oltre 500 dipendenti ed enti di interesse pubblico
1° gennaio 2025: grandi imprese con meno di 500 dipendenti e società madri
1° gennaio 2026: PMI, enti piccoli e non complessi e imprese di assicurazione captive

Il ruolo di Consob e MEF

La CSRD avrà un ampio impatto. Saranno tenute a riferire circa 50.000 imprese, tra cui anche multinazionali con sede negli Stati Uniti, ma con filiali nell’UE. Gli obblighi saranno creati ai sensi della legislazione nazionale degli Stati membri dell’UE adottata ai sensi della CSRD.

Di conseguenza, Consob e MEF avranno un ruolo cruciale nel recepimento e nella supervisione dell’attuazione della CSRD in Italia. La Consob si occuperà delle società quotate, mentre il MEF monitorerà le pratiche di altri Paesi per valutare la capacità del mercato di gestire i requisiti della direttiva.

Nel frattempo, è nato lo standard VSME: un framework semplificato per la rendicontazione, specificamente progettato per le esigenze e le caratteristiche di tutte quelle piccole e medie imprese non quotate che intendono avvantaggiarsi e comunicare volontariamente le proprie informazioni di sostenibilità in modo trasparente, conciso e accessibile.

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