Il Preposto per la Sicurezza: chi è e cosa fa

Il Preposto per la Sicurezza: chi è e cosa fa

Il Preposto per la Sicurezza ha il compito cruciale di monitorare i processi aziendali, garantendo il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro.

“Preposto”: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

Art. 2 – D.Lgs. 81/2008

Il Preposto per la Sicurezza è una figura chiave nel garantire la sicurezza sul lavoro in Italia. Secondo la normativa vigente, il Preposto è colui che sovrintende alle attività lavorative di altri, assicurandosi che vengano eseguite correttamente e in sicurezza.

In pratica, il Preposto svolge un ruolo di vigilanza e controllo, monitorando i processi aziendali e verificando che i lavoratori rispettino le norme di sicurezza. Ha inoltre il compito di informare i lavoratori sui rischi presenti nell’ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione da adottare.

Chi può essere nominato Preposto?

A seguito delle modifiche apportate all’articolo 18 del D.Lgs. 81/2008 nel 2021, il Datore di Lavoro deve individuare il Preposto o i Preposti per svolgere le attività di vigilanza.

La nomina deve riportare almeno:

  • la data di nomina;
  • le generalità del preposto incaricato;
  • i compiti attribuiti e i relativi poteri;
  • la firma di accettazione da parte del preposto incaricato.

Si parla, invece, di Preposto “di fatto” quando una persona assume tale ruolo senza una nomina formale. Infatti, In materia di salute e sicurezza del lavoro, per identificare i soggetti che rivestono ruoli di garanzia, sono rilevanti le effettive attività svolte.

Il Preposto di fatto è colui che, anche senza incarico formale, nella realtà aziendale esercita i poteri e le funzioni tipiche del ruolo ed è riconosciuto come tale da colleghi e/o subalterni.

Il ruolo di Preposto per la Sicurezza può essere ricoperto da capi squadra, capi officina, capi reparto, capi sala e altri responsabili che coordinano e supervisionano i lavoratori.

Le figure di rilievo e responsabilità in azienda sono, in sostanza, già preposti e non possono rifiutare di adempiere agli obblighi del ruolo. Tuttavia, nell’ipotesi di violazione della normativa antinfortunistica, la presenza di un preposto di fatto non esonera da responsabilità il preposto formalmente incaricato.

Quali sono i principali obblighi del Preposto?

Secondo l’articolo 18 del Testo Unico, il datore di lavoro deve individuare i preposti per l’attività di vigilanza. La normativa aggiornata ha introdotto nuovi obblighi per il Preposto per la Sicurezza, specificati nell’articolo 19 del D.Lgs 81/2008:

  • Sovrintendere e vigilare sull’osservanza, da parte dei singoli lavoratori, delle norme di sicurezza, delle disposizioni aziendali e del corretto utilizzo dei mezzi di protezione collettivi e dei D.P.I.
  • Intervenire per modificare comportamenti non conformi e, se necessario, interrompere l’attività lavorativa.
  • Segnalare tempestivamente malfunzionamenti e condizioni di pericolo.
  • Gestire le procedure di emergenza e coordinare l’evacuazione in caso di pericolo grave.
  • Verificare che solo i lavoratori adeguatamente istruiti accedano alle aree a rischio.
  • Informare i lavoratori sui rischi e le misure di protezione.
  • Astenersi dal richiedere la ripresa dell’attività in situazioni di pericolo grave.
  • Interrompere temporaneamente l’attività in caso di pericolo immediato e segnalare le non conformità.
  • Frequentare corsi specifici di formazione e aggiornamento sulla sicurezza sul lavoro.

Cosa rischia il Preposto in caso di mancato adempimento dei suoi obblighi?

Il Preposto per la Sicurezza che non adempie ai suoi obblighi può incorrere in sanzioni amministrative e penali, come ammende o l’arresto. Inoltre, può essere ritenuto responsabile per eventuali danni causati da incidenti sul lavoro.

I reati contravvenzionali indicati nel D.Lgs. 81/08 per il preposto prevedono l’arresto da uno a tre mesi e/o multe che possono variare, in base alle violazioni, da € 300 a € 2.000 (questi importi vengono periodicamente variati per adeguarli alla perdita di valore del denaro nel tempo).

Appalti e sanzioni

Con il Decreto Legge 146/2021, l’articolo 26 del D.Lgs 81/2008 è stato modificato, obbligando i datori di lavoro appaltatori e subappaltatori a indicare il personale che svolge la funzione di Preposto per la Sicurezza. Le sanzioni previste sono:

  • Arresto fino a due mesi o ammenda da 491,40 a 1.474,21 euro per la violazione di specifici obblighi.
  • Arresto fino a un mese o ammenda da 245,70 a 982,81 euro per altre violazioni.

Retribuzione aggiuntiva

Con l’entrata in vigore della Legge 215/2021, è possibile concedere un aumento salariale ai Preposti, regolato dalla contrattazione collettiva nazionale dei vari settori professionali.

Dimostrazione del corretto operato del Preposto

Per documentare le proprie attività e tutelarsi, il Preposto per la Sicurezza dovrebbe effettuare sempre segnalazioni scritte riguardo:

  • Inosservanze dei regolamenti da parte dei lavoratori.
  • Malfunzionamenti o manomissioni di macchinari o dispositivi di protezione individuali (DPI) e/o collettivi (DPC).
  • Mancanza di strumenti di protezione.

Qual è la formazione obbligatoria per il Preposto?

La formazione obbligatoria per il Preposto per la Sicurezza, che sia di fatto o nominato, è disciplinata dall’articolo 37 del D.Lgs 81/2008 e prevede un corso Preposti, specifico e della durata di almeno 8 ore, il cui percorso formativo è individuato dall’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21/12/2011.

Chi assume il ruolo di Preposto deve dunque seguire, oltre alla formazione prevista per tutti i lavoratori generale e specifica, anche una formazione particolare aggiuntiva che copre i seguenti argomenti:

  • Obblighi e responsabilità dei soggetti del sistema di prevenzione: il Preposto deve conoscere i propri obblighi e le proprie responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro, nonché quelli degli altri soggetti coinvolti nel sistema di prevenzione, come il datore di lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e i lavoratori.
  • Relazioni tra i soggetti del sistema di prevenzione: il Preposto deve saper interagire correttamente con gli altri soggetti del sistema di prevenzione, al fine di collaborare efficacemente per garantire la sicurezza sul lavoro.
  • Definizione e individuazione dei fattori di rischio: il Preposto deve saper identificare i pericoli e valutare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, al fine di poter mettere in atto le opportune misure di prevenzione e protezione.
  • Tecniche di sensibilizzazione e comunicazione: il Preposto deve saper comunicare in modo efficace con i lavoratori sui temi della sicurezza sul lavoro, al fine di sensibilizzarli sui rischi e sulle misure di prevenzione.
  • Valutazione dei rischi aziendali: il Preposto deve conoscere i principi e le metodologie per la valutazione dei rischi aziendali, al fine di poter contribuire a questo processo.
  • Misure tecniche, procedurali e organizzative di protezione e prevenzione: il Preposto deve conoscere le diverse misure di prevenzione e protezione che possono essere adottate per eliminare o ridurre i rischi presenti nell’ambiente di lavoro.
  • Funzioni di controllo e osservanza delle norme di sicurezza: il Preposto deve saper vigilare sull’osservanza delle norme di sicurezza da parte dei lavoratori e deve saper intervenire in caso di comportamenti non conformi.

Oltre alla formazione obbligatoria di 8 ore, il Preposto per la Sicurezza è tenuto a partecipare periodicamente a corsi di aggiornamento, della durata di almeno 6 ore, per approfondire le sue conoscenze e competenze in materia di sicurezza sul lavoro.

La frequenza al corso di formazione e ai corsi di aggiornamento è obbligatoria per il Preposto. La mancata partecipazione può comportare sanzioni, come ammende o l’arresto.

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